Puglia
Aggiornamento dati al 10/10/2022
Una prima fase di accesso-accoglienza ha l’obiettivo di mettere le persone in condizione di partecipare alla validazione e certificazione delle proprie competenze. Le attività che si realizzano sono finalizzate a informare le persone sullo scopo e l’articolazione del SVCC; a comunicare modalità tempi e impegni previsti; a verificare la sussistenza di requisiti per la partecipazione della persona al servizio; ad acquisire l’istanza da parte di coloro che risultano interessati e in possesso dei requisiti previsti.
L’accoglienza si svolge presso i soggetti titolati ed è prevista la sottoscrizione di una domanda di partecipazione al servizio che viene conservata dal soggetto attuatore e registrata nel sistema informativo in uso. Nell’ambito del SVCC è possibile, laddove lo si ritenga opportuno, raccogliere la documentazione di cui la persona sia già in possesso.
Laddove sussistano le condizioni, la fase può essere svolta dallo stesso personale addetto alla funzione di accompagnamento e supporto alla individuazione e messa in trasparenza delle competenze.
La regione garantisce, attraverso i propri soggetti titolati, la presenza di personale addetto e di strumentazione adeguata alle funzioni di informazione; la presenza di procedure trasparenti per le condizioni e i requisiti di accessibilità al servizio; indicazioni metodologiche per assicurare un corretto filtro in accesso al servizio.
L’input di questa fase è rappresentato dalla domanda di partecipazione al servizio, mentre l’output è rappresentato dall’eventuale accettazione della domanda.
Il processo di Individuazione e Validazione delle competenze viene realizzato dai soggetti Titolati nell’ambito di un servizio che esita nel riconoscimento delle competenze acquisite in un contesto formale o informale, e l’apprendimento formale nel caso di interruzione di un percorso formativo.
L’oggetto dell’individuazione e validazione sono le singole conoscenze e capacità e le competenze di qualificazioni afferenti al Quadro Nazionale, o anche non afferenti allo stesso, purché contenute in repertori approvati, pubblicati e rispondenti ai requisiti definiti nel Decreto del 30 Giugno 2015.
Il Servizio di individuazione e valutazione delle competenze risulta così articolato:
Fase di identificazione delle competenze
Questa fase del servizio è finalizzata a supportare la persona nell’identificazione, produzione e raccolta delle evidenze che testimonino le competenze acquisite, attraverso la ricostruzione, delle esperienze, l’identificazione delle competenze, la raccolta delle evidenze in un dossier individuale e relativa registrazione nel “Documento di trasparenza”. Si tratta di un processo di mappatura e di raccolta dei dati utili per ricostruire il tracciato delle esperienze e la mappa delle competenze valutabili. Queste operazioni avvengono tramite uno o più colloqui individuali o altre strategie di ricognizione.
Qualora nella realizzazione di questa attività non si rilevino le condizioni minime di successo il servizio avrà termine. In questo caso il personale addetto, informata la persona circa gli esiti, procederà ad orientarla verso altri servizi.
Nel caso in cui, invece, i colloqui dimostrassero un’esperienza adeguata e pertinente e/o le evidenze registrate risultassero esaustive e riconducibili agli standard professionali di riferimento, sarà consentita la prosecuzione della persona verso la fase successiva di valutazione, fornendo ogni elemento informativo utile, incluse eventuali indicazioni per le prassi valutative.
La fase di identificazione si svolge presso i soggetti titolati all’erogazione del servizio di individuazione e validazione delle competenze ed è a cura di personale addetto alla funzione di accompagnamento e supporto alla individuazione e messa in trasparenza delle competenze, come prevista dal DM 30 giugno 2015.
L’ output della fase è costituito dal “Documento di trasparenza” con valore di parte prima. Esso contiene come elementi minimi, oltre alle informazioni anagrafiche relative alla persona, le competenze individuate quali potenziali oggetti di validazione e riferibili allo standard professionale di riferimento e le esperienze lavorative e di apprendimento formale, non formale e informale, riferibili alle competenze individuate quali potenziali oggetti di validazione.
Il documento è firmato dalla persona interessata e dall’Esperto della individuazione emessa in trasparenza delle competenze (EITC).
Fase di valutazione delle competenze
Tale fase è finalizzata ad attestare, attraverso un’attività di verifica, il possesso di singole conoscenze, capacità e competenze di qualificazioni o afferenti al quadro nazionale o anche non afferenti, purché contenute in repertori provati e pubblicati rispondenti ai requisiti definiti nel DM 30 giugno 2015.
Viene svolta una valutazione documentale del “Documento di trasparenza” attraverso l’analisi delle evidenze precedentemente raccolte.
Le evidenze sono valutate in base ai criteri di Valore, Pertinenza, Correttezza.
Laddove le evidenze risultino esaustive, la fase di valutazione si conclude nella formalizzazione degli esiti della valutazione in un apposito “Documento di validazione”.
Al termine del processo il personale procede a informare la persona dei risultati della valutazione, del conseguimento o meno del “Documento di validazione” e delle modalità per accedere alla successiva procedura di certificazione.
Nel caso non si riscontrassero le condizioni per il rilascio del “Documento di validazione” e/o per l’accesso al servizio di certificazione, vengono fornite informazioni per orientare la persona verso altri servizi.
Oltre all’esame del “Documento di trasparenza” potrà essere necessaria una valutazione diretta, in presenza del candidato, attraverso un’audizione o un colloquio tecnico. In tal caso viene attivata la procedura di certificazione.
Il processo di validazione può quindi concludersi con il rilascio del “Documento di validazione” o può proseguire con l’accesso alla procedura di certificazione.
La fase si svolge presso i soggetti titolati ed è a cura di personale addetto alla Funzione di pianificazione e realizzazione delle attività valutative, come prevista dal Decreto 30 giugno 2015.
Fase di Attestazione
Al termine di questo servizio si rilascia il “Documento di validazione” a firma dell’EVCC. Ha valore di parte seconda e contiene quali elementi minimi, oltre alle informazioni anagrafiche della persona: le competenze che costituiscono lo standard professionale di riferimento; le valutazioni relative alle evidenze raccolte e registrate nel “Documento di trasparenza”; l’indicazione delle conoscenze, capacità/abilità e competenze validate in esito alla valutazione realizzata.
Laddove il procedimento di individuazione e validazione si concluda con l’accesso diretto alla procedura di certificazione, senza interruzione del procedimento, il rilascio del “Documento di validazione” è facoltativo ed avviene su richiesta dell’interessato.
La fase di valutazione viene svolta presso il soggetto titolato con modalità differenti in funzione dell’oggetto specifico della certificazione:
- Certificazione di singole UC: quando si tratta di verificare il possesso di tutte le capacità/abilità e conoscenze corrispondenti ad una o più unità di competenza di una figura professionale regionale tramite colloquio tecnico svolto da un organismo collegiale composto da: un addetto alla funzione di pianificazione e realizzazione delle attività valutative (EVCC) e da un esperto responsabile della funzione di realizzazione delle attività valutative per gli aspetti di contenuto curricolare e professionale (ESFP).
È prevista la supervisione procedurale di un funzionario pubblico nominato con funzioni di garanzia della correttezza procedurale delle operazioni. Il responsabile del procedimento sottoscriverà l’attestato finale.
Viene svolta una valutazione documentale del “Documento di trasparenza” attraverso l’analisi delle evidenze precedentemente raccolte, in base ai criteri di Valore, Pertinenza, Correttezza e laddove risultino esaustive, la fase di valutazione si conclude nella formalizzazione degli esiti della valutazione in un apposito “Documento di validazione”.
È previsto un documento interno alla Procedura di valutazione diretta, con organismo collegiale, chiamato “documento di valutazione delle competenze”. (Tipologia A)
L’ output della fase è costituito dal “Documento di validazione” (Tipologia A) e delle modalità per accedere alla successiva procedura di certificazione.
Laddove il procedimento di individuazione e validazione si concluda con l’accesso diretto alla procedura di certificazione, senza interruzione del procedimento, il rilascio del “Documento di validazione” è facoltativo ed avviene su richiesta dell’interessato.
- Certificazione di intera qualificazione/figura: quando si tratta di verificare il possesso di tutte le capacità/abilità e conoscenze corrispondenti agli standard professionali di tutte le unità di competenza di una figura professionale regionale, tramite esame volto all’attuazione di prove prestazionali, alla presenza di una commissione per l’acquisizione della qualificazione regionale composta da: un addetto alla funzione di pianificazione e realizzazione delle attività valutative (EVCC), un esperto responsabile della funzione di realizzazione delle attività valutative per gli aspetti di contenuto curricolare e professionale (ESFP), un funzionario pubblico nominato dalla amministrazione regionale con funzioni di presidente di commissione, per la garanzia della correttezza formale delle operazioni.
È previsto un documento interno alla Procedura di valutazione diretta, con organismo collegiale, chiamato “Documento di valutazione delle prestazioni” (Tipologia B) e delle modalità per accedere alla successiva procedura di certificazione.
Fase di attestazione (Tipologia A)
Al termine di questo servizio viene rilasciato il “Certificato di competenze” avente valore di atto pubblico di parte terza. Il certificato è firmato dal responsabile del procedimento ed è registrato nello strumento raccolta delle informazioni rilasciato alla persona adottato dalla regione (Libretto formativo e/o fascicolo elettronico del lavoratore).
Fase di attestazione (Tipologia B)
Al termine di questa procedura il soggetto titolato rilascia il “Certificato di qualifica professionale” avente valore di atto pubblico di parte terza. Il certificato è firmato dal presidente di commissione ed è registrato nello strumento di raccolta delle informazioni rilasciato alla persona adottato dalla regione (Libretto formativo e/o fascicolo elettronico del lavoratore).
A CHI RIVOLGERSI
In Puglia, è possibile rivolgersi presso:
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CONSULTA IL REPERTORIO
Dal sito web regionale http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/SistemaPuglia/rrfp si accede al Repertorio delle figure professionali della Regione Puglia.
QUADRO NORMATIVO
Provvedimento | Oggetto |
DGR n. 1604 del 12 luglio 2011 | Avvio di un percorso di definizione strategica di un sistema di certificazione delle competenze attraverso l’apertura di una attività di cooperazione interregionale con la Regione Toscana, per lo scambio di esperienze, strumenti e dispositivi tecnici |
DGR n. 2273 del 13 novembre 2012 | Indirizzi generali per la creazione del Sistema Regionale di Competenze e Istituzione del Comitato Tecnico regionale |
DGR n. 1147 del 26 luglio 2016 | Approvazione delle Linee Guida per la costruzione del Sistema di validazione e Certificazione delle Competenze della Regione Puglia (SVCC – RP) |
L.R. 28 DICEMBRE 2018, N. 67 | Modifica del precedente articolo 29 della l.R. 15/2002, sulla disciplina delle modalità di svolgimento delle prove finali. L’attuale art. 22 della L.R. n. 67/2018 istituisce la “certificazione delle competenze” in coerenza con le norme nazionali |
DGR n. 632 del 04 aprile 2019 | Definizione di un modello operativo di erogazione del Servizio di IVC delle Competenze in attuazione delle norme nazionali in materia di certificazione delle competenze |
DD. n. 394 del 18 aprile 2019 | Approvazione “Chiamata ai destinatari per accesso alla Sperimentazione modello operativo del servizio di Individuazione e Validazione delle competenze (IVC) – “Assistente familiare |
DD. n. 394 del 18 aprile 2019 DD. n. 433 del 2 maggio 2019 DD. n. 714 del 18 giugno 2019 DD. n.717 del 19 giugno 2019 DD. n. 1045 del 5 settembre 2019 | Approvazione dello Schema Atto unilaterale d’obbligo della “Sperimentazione del modello operativo del servizio di Individuazione e Validazione delle competenze (IVC)(“Assistente familiare”). |
Dettaglio
Il percorso di definizione del sistema di certificazione delle competenze della Regione Puglia è stato avviato con la DGR n. 1604 del 12 luglio 2011, grazie ad una attività di cooperazione interregionale con la Regione Toscana, per lo scambio di esperienze, strumenti e dispositivi tecnici. La strategia è stata formalizzata attraverso la DGR n. 2273 del 13 novembre 2012 “Indirizzi generali per la creazione del Sistema Regionale di Competenze e Istituzione del Comitato Tecnico regionale”, che pone le basi per l’avvio del sistema integrato Istruzione – Formazione – Lavoro.
Con DGR n. 1147 del 26 luglio 2016 istituisce e articola il Sistema di Validazione e Certificazione delle Competenze (SVCC-RP) e persegue l’obiettivo di mettere in trasparenza e valorizzare tutte le competenze che costituiscono il patrimonio delle persone, indipendentemente dalla modalità di acquisizione e dai percorsi seguiti, al fine di rafforzarne l’occupabilità. In particolare, il SVCC-RP è rivolto a lavoratrici/lavoratori occupati, disoccupati, in occupati che possiedono un’esperienza maturata in contesti lavorativi, professionali e formativi e in contesti di vita sociale individuale formali, Informali e non formali; soggetti iscritti ad un percorso formativo che preveda in esito il rilascio di un attestato; soggetti che partecipano ad esperienze normativamente definite che prevedono lo sviluppo di competenze.
Il sistema, definito in coerenza con le norme nazionali vigenti, si colloca nell’ambito del Sistema Regionale delle Competenze e assume come riferimento il Repertorio Regionale delle Figure Professionali (RRFP) all’interno del quale sono comprese le Figure Professionali che costituiscono il riferimento per le azioni di identificazione, valutazione e certificazione delle competenze.
Dal sito web regionale http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/SistemaPuglia/rrfp si accede al Repertorio delle figure professionali della Regione Puglia.
I ruoli e le funzioni previste per l’attuazione del sistema sono in linea con la normativa nazionale. Sono infatti tre le funzioni a presidio:
L’Esperta/o della individuazione e messa in trasparenza delle competenze (EITC) che svolge la funzione di accompagnamento e supporto all’individuazione e messa in trasparenza delle competenze. Nell’ambito di tale funzione realizza il Supporto alla predisposizione della domanda per accedere al servizio di individuazione e validazione; la predisposizione del patto di servizio e/o della documentazione necessaria per l’avvio del procedimento; la gestione delle informazioni inerenti alla procedura nei sistemi informativi o documentali previsti; la pianificazione dei successivi incontri necessari al lavoro di individuazione delle competenze candidate alla validazione; la conduzione dei colloqui individuali o di gruppo finalizzati alla ricostruzione delle esperienze e alla messa in trasparenza degli apprendimenti formali, non formali e informali; l’identificazione e formalizzazione delle competenze con riferimento alle qualificazioni ai repertori di pertinenza; il supporto alla composizione del “Documento di trasparenza” completo delle evidenze; la redazione finale del “Documento di trasparenza” e invio dell’utente alle successive fasi della procedura o ad altro servizio. In virtù di tali attività, ha la responsabilità di garantire la correttezza della procedura nella fase di identificazione delle competenze.
L’Esperta/o della validazione e certificazione delle competenze (EVCC) è il responsabile tecnico-metodologico del sistema. Le attività realizzate sono: la valutazione delle evidenze documentali prodotte con il “Documento di trasparenza” secondo i criteri di validità, pertinenza e correttezza; la pianificazione del processo di valutazione delle competenze; la pianificazione nella procedura operativa di valutazione nel rispetto dei criteri di collegialità, terzietà, oggettività e indipendenza e la privacy degli utenti; la preparazione e conduzione di colloqui tecnici; la definizione ove necessario degli indicatori oggetto di osservazione e degli standard minimi di prestazione a partire dallo standard professionale di riferimento; la progettazione di dettaglio delle procedure di verifica e definizione dei relativi criteri di valutazione; la realizzazione delle procedure e delle prove di verifica in coerenza con la pianificazione progettuale e in conformità con le regole di riferimento del proprio sistema di validazione e certificazione; la cura della tracciabilità dell’intero processo attraverso la reportistica e i sistemi informativi o documentali predisposti. Ha la responsabilità di garantire la correttezza metodologica delle fasi di valutazione nei servizi di validazione e certificazione delle competenze, svolge la funzione Pianificazione e realizzazione delle attività valutative.
L’Esperta/o di settore/figura professionale (ESFP): rappresenta la/il referente tecnico-professionale di specifiche figure professionali regionali raggruppate e collocate in settori professionali.
Svolge la funzione di Realizzazione delle attività valutative per gli aspetti di contenuto curricolare e professionale. Le attività che la caratterizzano sono: la valutazione delle evidenze documentali prodotte con il “Documento di trasparenza” secondo i criteri di validità, pertinenza e correttezza; l’analisi e declinazione delle attività e delle performance attese con riferimento agli standard professionali delle qualificazioni e ai repertori di pertinenza; la preparazione e conduzione di colloqui tecnici; la realizzazione di prove in situazione predisponendo setting adeguati nel rispetto degli standard professionali previsti; la formulazione delle valutazioni tecniche richieste nella procedura in conformità con la documentazione prevista nel procedimento; la partecipazione alla procedura di valutazione in conformità alla regolamentazione regionale e secondo i criteri di collegialità, oggettività, terzietà e indipendenza previsti.
Ha la responsabilità di realizzare attività di valutazione delle competenze nei servizi di validazione e certificazione.
A garanzia invece della correttezza formale e procedurale della certificazione, il soggetto titolare nomina un funzionario pubblico quale Responsabile del procedimento nell’Organismo collegiale/Presidente della commissione d’esame.
Possono esercitare questi ruoli persone in possesso dei requisiti specifici e che abbiano partecipato ad attività formative ai sensi della normativa regionale. Gli esperti individuati e formati vengono inseriti in elenchi regionali dedicati e periodicamente aggiornati.
La fase di “Accesso al Servizio” corrisponde all’avvio del Servizio SRFC in tutti gli ambiti di applicazione.
Le attività previste in questa fase sono finalizzate a informare le persone sul significato e l’articolazione del
Servizio (fasi, ruoli coinvolti, attestati rilasciabili); presentare gli accertamenti previsti (Accertamento
tramite Evidenze – Accertamento tramite Colloquio – Accertamento tramite Esame); acquisire la domanda
espressa dalle persone interessate.
Le informazioni sono fornite da personale del Soggetto Attuatore e/o dall’Esperto di Processi Valutativi con
le modalità ritenute più opportune (in forma scritta, orale, incontri individuali o gruppi omogenei).
L’Esperto di Processi Valutativi (EPV) fornisce eventuale assistenza consulenziale individuale.
L’accesso al servizio si attiva, alternativamente, con:
domanda di iscrizione ad un percorso di Formazione Professionale o di Istruzione e Formazione
Professionale che preveda in esito la formalizzazione e certificazione di competenze;
domanda espressa da persone in possesso di una formalizzazione e certificazione già avvenuta (Scheda
Capacità e Conoscenze e/o Certificato/i di Competenze);
domanda espressa da persona con esperienza maturata in contesti formali, non formali e/o informali.
Il format della domanda è definito dal Soggetto Attuatore.
In fase di acquisizione della domanda è possibile, laddove lo si ritenga opportuno, raccogliere eventuale
documentazione (curriculum vitae, dichiarazioni di esperienze professionali, attestati formativi, ecc.) di cui
la persona sia già in possesso. In caso di minore età viene coinvolto anche un famigliare o chi ha la tutela
del minore. L’ accesso al servizio presenta modalità attuative diverse a seconda dell’ambito di applicazione.
La fase di Accertamento tramite Evidenze è finalizzata a formalizzare correlazioni tra capacità e conoscenze
degli standard professionali di riferimento ed evidenze documentali (Formalizzazione Capacità e
Conoscenze).
Le evidenze sono intese come prove che documentano le capacità e le conoscenze acquisite in percorsi
di apprendimento formale e/o attraverso l’esperienza professionale, correlabili agli standard delle
qualifiche regionali. La correlazione evidenze/standard professionali delle qualifiche consente di:
mettere in trasparenza le capacità e le conoscenze comunque e ovunque acquisite;
delineare percorsi di sviluppo formativo e/o professionale ai fini del conseguimento di un Certificato di
Competenze e/o di un Certificato di Qualifica professionale.
Nell’accertamento tramite evidenze, il ruolo del SRFC impegnato è l’Esperto di Processi Valutativi (EPV), che
potrà essere eventualmente supportato, nella valutazione delle evidenze, dall’ Esperto di Area
Professionale/Qualifica (EAPQ) individuato e nominato dal Responsabile della Formalizzazione e
Certificazione (RFC).
Gli strumenti utilizzati nell’Accertamento tramite Evidenze realizzato nell’ambito della Formazione
Professionale, del Lavoro e dell’Apprendistato professionalizzante sono: “Dossier delle Evidenze” e il
“Documento di Valutazione delle Evidenze”
L’output di questa fase, nel caso in cui la correlazione sia valutata positivamente e si completi con questa
valutazione il Servizio SRFC concordato con la persona, è il rilascio della “Scheda Capacità e Conoscenze”.
Nel caso in cui la persona intenda proseguire il percorso con le fasi successive del processo di
formalizzazione e certificazione, non è previsto il rilascio della “Scheda Capacità e Conoscenze” se non a
fronte di un esito negativo della fase di “Accertamento tramite Colloquio Valutativo” o “Accertamento
tramite esame”.
La fase di Accertamento tramite Colloquio valutativo è finalizzata a verificare il possesso di capacità e
conoscenze corrispondenti ad una o più Unità di Competenza di una Qualifica regionale. È una fase che si
attiva quando la persona manifesta interesse ed è nelle condizioni di acquisire un certificato di competenze
(SRFC nell’ambito del Lavoro ed SRFC nell’ambito dell’apprendistato professionalizzante).
Nell’ambito della Formazione Professionale, si realizza nel caso di servizio di SRFC associato a percorsi
formativi finalizzati al conseguimento di un certificato di competenza per una o più Unità di Competenza di
una qualifica professionale. Può, inoltre, essere attivato nei confronti di allievi che interrompono il percorso
formativo intrapreso (SRFC nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale ed SRFC nell’ambito della
Formazione Professionale, SRFC nell’ambito dell’Apprendistato per il conseguimento di Qualifica e Diploma
professionale). In tal caso, l’accertamento tramite colloquio è finalizzato anche a verificare il possesso di
competenze “di base” e “tecnico professionali” di cui all’Accordo citato.
Requisiti per accedere all’Accertamento tramite Colloquio valutativo possono essere, alternativamente:
l’avvenuta registrazione, nel “Documento di valutazione delle evidenze”, così come diversamente
configurato a seconda degli specifici ambiti di applicazione, della positiva correlazione tra evidenze
prodotte e una quota non inferiore al 75% delle capacità e conoscenze oggetto di valutazione;
Il Repertorio delle qualifiche, costantemente aggiornato, è disponibile al sito:http://orienter.regione.emilia-romagna.it/orienter
In fase di prima implementazione e sperimentazione del sistema la regione Puglia individua come soggetti titolati ad erogare i servizi:
- relativamente al riconoscimento di competenze acquisite in contesti di apprendimento non formale/informale: organismi pubblici per l’impiego (CPI); i centri servizi o organizzazioni analoghe delle università di Bari, Foggia, Lecce e politecnico di Bari, quali centri di apprendimento permanente o strutture universitarie che offrano servizi di placement (orientamento in uscita), di ricognizione delle competenze e di riconoscimento delle competenze; centri d’istruzione per gli adulti (CPIA) del sistema regionale di istruzione;
- relativamente al riconoscimento di competenze acquisite in contesti di apprendimento formale: organismi formativi che realizzano percorsi riconosciuti/autorizzati/finanziati riferiti agli standard professionali del repertorio regionale delle figure professionali.
I soggetti titolati, pubblici e privati, agiscono in base alle disposizioni emanate dall’amministrazione regionale (il soggetto titolare) a garanzia della qualità del sistema e della omogeneità dei servizi erogati sul territorio. La regione a seguito anche dei monitoraggi potrà individuare a fronte di particolari esigenze o a seguito dell’evoluzione che potranno subire le strutture individuate, soggetti ulteriori che verranno autorizzati a svolgere i servizi anche in forma temporanea.
Le fasi dell’SRFC che caratterizzano il processo sono:
- Accesso al Servizio;
- Accertamento tramite Evidenze;
- Accertamento tramite Colloquio valutativo.
NOTA: in esito all’Accertamento tramite colloquio valutativo c’è il Certificato di competenze che nell’IVC
è previsto solo nella fase di certificazione, in questa fase per IVC c’è il documento di trasparenza.
La fase di “Accesso al Servizio” corrisponde all’avvio del Servizio SRFC in tutti gli ambiti di applicazione.
Le attività previste in questa fase sono finalizzate a informare le persone sul significato e l’articolazione del
Servizio (fasi, ruoli coinvolti, attestati rilasciabili); presentare gli accertamenti previsti (Accertamento
tramite Evidenze – Accertamento tramite Colloquio – Accertamento tramite Esame); acquisire la domanda
espressa dalle persone interessate.
Le informazioni sono fornite da personale del Soggetto Attuatore e/o dall’Esperto di Processi Valutativi con
le modalità ritenute più opportune (in forma scritta, orale, incontri individuali o gruppi omogenei).
L’Esperto di Processi Valutativi (EPV) fornisce eventuale assistenza consulenziale individuale.
L’accesso al servizio si attiva, alternativamente, con:
domanda di iscrizione ad un percorso di Formazione Professionale o di Istruzione e Formazione
Professionale che preveda in esito la formalizzazione e certificazione di competenze;
domanda espressa da persone in possesso di una formalizzazione e certificazione già avvenuta (Scheda
Capacità e Conoscenze e/o Certificato/i di Competenze);
domanda espressa da persona con esperienza maturata in contesti formali, non formali e/o informali.
Il format della domanda è definito dal Soggetto Attuatore.
In fase di acquisizione della domanda è possibile, laddove lo si ritenga opportuno, raccogliere eventuale
documentazione (curriculum vitae, dichiarazioni di esperienze professionali, attestati formativi, ecc.) di cui
la persona sia già in possesso. In caso di minore età viene coinvolto anche un famigliare o chi ha la tutela
del minore. L’ accesso al servizio presenta modalità attuative diverse a seconda dell’ambito di applicazione.
La fase di Accertamento tramite Evidenze è finalizzata a formalizzare correlazioni tra capacità e conoscenze
degli standard professionali di riferimento ed evidenze documentali (Formalizzazione Capacità e
Conoscenze).
Le evidenze sono intese come prove che documentano le capacità e le conoscenze acquisite in percorsi
di apprendimento formale e/o attraverso l’esperienza professionale, correlabili agli standard delle
qualifiche regionali. La correlazione evidenze/standard professionali delle qualifiche consente di:
mettere in trasparenza le capacità e le conoscenze comunque e ovunque acquisite;
delineare percorsi di sviluppo formativo e/o professionale ai fini del conseguimento di un Certificato di
Competenze e/o di un Certificato di Qualifica professionale.
Nell’accertamento tramite evidenze, il ruolo del SRFC impegnato è l’Esperto di Processi Valutativi (EPV), che
potrà essere eventualmente supportato, nella valutazione delle evidenze, dall’ Esperto di Area
Professionale/Qualifica (EAPQ) individuato e nominato dal Responsabile della Formalizzazione e
Certificazione (RFC).
Gli strumenti utilizzati nell’Accertamento tramite Evidenze realizzato nell’ambito della Formazione
Professionale, del Lavoro e dell’Apprendistato professionalizzante sono: “Dossier delle Evidenze” e il
“Documento di Valutazione delle Evidenze”
L’output di questa fase, nel caso in cui la correlazione sia valutata positivamente e si completi con questa
valutazione il Servizio SRFC concordato con la persona, è il rilascio della “Scheda Capacità e Conoscenze”.
Nel caso in cui la persona intenda proseguire il percorso con le fasi successive del processo di
formalizzazione e certificazione, non è previsto il rilascio della “Scheda Capacità e Conoscenze” se non a
fronte di un esito negativo della fase di “Accertamento tramite Colloquio Valutativo” o “Accertamento
tramite esame”.
La fase di Accertamento tramite Colloquio valutativo è finalizzata a verificare il possesso di capacità e
conoscenze corrispondenti ad una o più Unità di Competenza di una Qualifica regionale. È una fase che si
attiva quando la persona manifesta interesse ed è nelle condizioni di acquisire un certificato di competenze
(SRFC nell’ambito del Lavoro ed SRFC nell’ambito dell’apprendistato professionalizzante).
Nell’ambito della Formazione Professionale, si realizza nel caso di servizio di SRFC associato a percorsi
formativi finalizzati al conseguimento di un certificato di competenza per una o più Unità di Competenza di
una qualifica professionale. Può, inoltre, essere attivato nei confronti di allievi che interrompono il percorso
formativo intrapreso (SRFC nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale ed SRFC nell’ambito della
Formazione Professionale, SRFC nell’ambito dell’Apprendistato per il conseguimento di Qualifica e Diploma
professionale). In tal caso, l’accertamento tramite colloquio è finalizzato anche a verificare il possesso di
competenze “di base” e “tecnico professionali” di cui all’Accordo citato.
Requisiti per accedere all’Accertamento tramite Colloquio valutativo possono essere, alternativamente:
l’avvenuta registrazione, nel “Documento di valutazione delle evidenze”, così come diversamente
configurato a seconda degli specifici ambiti di applicazione, della positiva correlazione tra evidenze
prodotte e una quota non inferiore al 75% delle capacità e conoscenze oggetto di valutazione;
il possesso da parte delle persone di una Scheda Capacità e Conoscenze che attesti la formalizzazione di
una quota non inferiore al 75% delle capacità e conoscenze di ciascuna singola Unità di Competenza
oggetto di valutazione.
Nell’accertamento tramite colloquio valutativo, i ruoli del SRFC impegnati sono: l’Esperto di Processi
Valutativi (EPV) e l’Esperto di Area Professionale/Qualifica (EAPQ). A quelli individuati, possono essere
affiancati ulteriori ruoli, con l’obiettivo di rendere più complete le informazioni disponibili per la
valutazione delle competenze.
L’output previsto in questa fase è il rilascio del “Certificato di Competenze”.
La fase del SRFC che corrisponde alla procedura di certificazione è L’Accertamento tramite Esame.
NOTA – Verificare se Accertamento tramite Colloquio valutativo forse va anche qui, visto che l’output è il Certificato di competenze
L’Accertamento tramite Esame è finalizzato a verificare il possesso di capacità e conoscenze corrispondenti agli standard professionali di una Qualifica regionale.
Possono accedere all’ Accertamento tramite Esame:
- le persone a cui siano state certificate (con “Certificati di Competenze”) le capacità e conoscenze di ciascuna Unità di Competenza della Qualifica di riferimento;
- le persone a cui sia stata formalizzata (con Scheda Capacità e Conoscenze) una quota non inferiore al 75% delle capacità e conoscenze di ciascuna Unità di Competenza della Qualifica oggetto di verifica o per le quali sia stata esplicitata nel “Documento di valutazione delle evidenze” la positiva correlazione tra evidenze prodotte e una quota non inferiore al 75% delle capacità e conoscenze oggetto di valutazione;
- le persone a cui siano state certificate (con Certificati di Competenza) le capacità e conoscenze relative a singole Unità di Competenza di una Qualifica e alle quali sia stata formalizzata una quota non inferiore al 75% delle capacità e conoscenze delle rimanenti Unità di Competenza.
L’esame deve sempre realizzarsi attraverso modalità adeguate a valutare il possesso delle competenze
da parte della singola persona. A tal fine è costituito da: una prova pratica e un colloquio.
L’Accertamento tramite Esame è svolto da un’apposita Commissione nominata dal Responsabile di Formalizzazione e Certificazione (RFC) e composta da tre componenti: un Esperto dei Processi Valutativi (EPV) interno al soggetto attuatore e due Esperti di Area Professionale/Qualifica (EAPQ) esterni al soggetto attuatore. Il Presidente di Commissione è scelto dalla Commissione tra uno dei due EAPQ.
A quelli individuati, possono essere affiancati ulteriori ruoli, con l’obiettivo di qualificare le attività di servizio e di valutazione previste e in ragione delle ulteriori finalità eventualmente attribuite all’accertamento tramite esame.
L’output di questa fase, In caso di esito positivo, è il rilascio del “Certificato di Qualifica Professionale”. Nel caso in cui l’esame sia superato solo per alcune Unità di Competenza della Qualifica può essere rilasciato il Certificato di Competenze.
Le competenze certificate possono essere riconosciute quali “crediti formativi” all’interno del sistema formativo regionale. Potranno inoltre essere assunte a riferimento per lo sviluppo professionale in ambito lavorativo, con le modalità che saranno definite dalle parti.
Le figure professionali a presidio del SRFC hanno mantenuto la denominazione attribuita dalla normativa regionale negli anni passati, garantendo comunque le funzioni conformi alle figure indicate dalla normativa nazionale in vigore.
Le professionalità che intervengono nell’erogazione dei servizi del Sistema di certificazione delle competenze della Regione Emilia-Romagna sono:
- Il Responsabile della Formalizzazione e Certificazione (RFC) rappresenta il referente organizzativo procedurale per l’erogazione dell’intero Servizio. Ha la responsabilità di: assicurare e organizzare il processo di erogazione del Servizio SRFC; nominare e formalizzare la Commissione di esame; supervisionare che lo svolgimento delle attività previste avvenga nel rispetto delle disposizioni normative di riferimento; analizzare le problematiche emergenti e individuare relative soluzioni; garantire l’assistenza consulenziale individuale alle persone.
- L’Esperto dei Processi Valutativi (EPV) rappresenta il referente tecnico-metodologico per le attività di accertamento e valutazione. Ha la responsabilità di: realizzare attività di accertamento e valutazione delle competenze; operare nella Commissione d’esame come commissario interno; informare il referente responsabile sull’andamento delle attività svolte; fornire assistenza consulenziale individuale.
- L’Esperto di Area Professionale/Qualifica (EAPQ) rappresenta il referente tecnico-professionale di specifiche “qualifiche” raggruppate e collocate in “aree professionali” Ha la responsabilità di: realizzare attività di valutazione delle competenze; operare nella Commissione d’esame come commissario esterno; svolgere eventualmente il ruolo di Presidente della Commissione; declinare indicatori e relativi risultati attesi degli standard del sistema delle qualifiche regionali per valutare competenze professionali.
- La Commissione d’esame è nominata dal Responsabile di Formalizzazione e Certificazione (RFC) e composta da tre componenti: un Esperto dei Processi Valutativi (EPV) interno al soggetto attuatore e due Esperti di Area Professionale/Qualifica (EAPQ) esterni al soggetto attuatore. Il Presidente di Commissione è scelto dalla Commissione tra uno dei due EAPQ. A quelli individuati, possono essere affiancati ulteriori ruoli, con l’obiettivo di qualificare le attività di servizio e di valutazione previste e in ragione delle ulteriori finalità eventualmente attribuite all’accertamento tramite esame.
Possono esercitare i ruoli indicati coloro che sono in possesso dei requisiti richiesti da appositi bandi regionali.
La Regione procede all’esame di ammissibilità e validazione delle candidature pervenute. Le persone ritenute idonee partecipano ad attività formative appositamente previste dalla Regione, la cui frequenza è indispensabile per poter esercitare il ruolo.
Le persone formate vengono inserite in specifici “elenchi regionali” decretati e periodicamente aggiornati.
Il SRFC della Regione Emilia-Romagna è composto da fasi e da output non sempre sovrapponibili a quelli standard previsti dall’evoluzione della normativa nazionale.
In seguito all’accesso al servizio si svolge l’”Accertamento tramite Evidenze” che è finalizzato a formalizzare correlazioni tra capacità e conoscenze degli standard professionali di riferimento ed evidenze documentali. Prevede il rilascio della “Scheda Capacità e Conoscenze”. L’ “Accertamento tramite Colloquio valutativo” è finalizzato a verificare il possesso di capacità e conoscenze corrispondenti ad una o più Unità di Competenza di una Qualifica regionale. Prevede, in caso di esito positivo, il rilascio del “Certificato di Competenze”. L’ “Accertamento tramite Esame” è finalizzato a verificare il possesso di capacità e conoscenze corrispondenti agli standard professionali di una Qualifica regionale. In caso di esito positivo, prevede il rilascio del “Certificato di Qualifica Professionale”.
La Regione Emilia-Romagna, in attuazione di quanto sancito dalla L.R. 12/2003, con le deliberazioni di Giunta regionale n. 1434/2005 e n. 739/2013 ha definito ed adottato nel suo impianto complessivo il Sistema Regionale di Formalizzazione e Certificazione delle competenze (SRFC) che definisce e regola il servizio finalizzato al riconoscimento delle competenze acquisite dalle persone in esito ad apprendimenti formali, non formali e informali in relazione agli standard professionali del Sistema Regionale delle Qualifiche (SRQ), di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 936/2004 e ss.mm.ii.
Nel 2016 con la DGR n. 1292 del 01/08/2016 sono recepiti il D.Lgs. n. 13/2013 e il D.M. 30 giungo 2015 nell’ambito dei sistemi regionali delle qualifiche (SRQ) e di certificazione delle competenze (SRFC) e viene attestata l’aderenza del SRFC al Sistema pubblico nazionale di certificazione e demandato al servizio regionale competente eventuali interventi di armonizzazione si rendessero necessari al fine del riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali.
L’ SRFC è un sistema “unico e unitario”: le competenze considerate hanno lo stesso valore anche se acquisite in contesti di apprendimento diversi; le competenze sono accertate e valutate rispetto agli stessi standard professionali di riferimento indipendentemente dal contesto di apprendimento; gli attestati rilasciati sono gli stessi e hanno la stessa spendibilità a prescindere dai luoghi in cui le competenze si sono formate e sviluppate.
Cos’è il SNCC
Il Corso sulle metodologie e gli strumenti utili alla erogazione di Servizi per l’individuazione e la Validazione
Il sistema nelle Regioni
Attraverso la mappa interattiva è possibile consultare le schede descrittive e servizi offerti per ogni Regione

Risorse
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